Dunque, schiaccio il tasto sinistro del mouse e sullo schermo il pulsante che incornicia la parola Submit assume una tonalità più scura; passa qualche secondo e l'articolo su cui tanto, ma sempre troppo poco, ho lavorato è inviato. Non resta che apettare il giudizio derisorio dei referee, dico a voce non abbastanza bassa da non poterla udire.
Le quattro mattonelle che mi separano dal letto sono affollate di polvere e bottiglie di plastica vuote; piuttosto che schivarle, mi tuffo sul materasso, come fosse il mare di riposo dentro il quale desidero annegare al più presto; gli occhi li chiudo mentre in volo; così, per non perder tempo. L'impatto non è abbastanza violento da causare un cedimento strutturale della rete, ma il rumore è forte e di sicuro i cari e pignoli anziani coniugi del piano inferiore troveranno il modo, domani, di incontrarmi in ascensore e rimproverarmi lo scarso rispetto per il loro delicato rapporto con il sonno.
Domani è un altro giorno, afferma sorridente la Rossella O'Hara che si ostina ad essere in me nonostante le abbia più volte chiarito che non vedrò mai Via Col Vento.
Petula parecchio la mia Rossella ma in quanto a udito sono cazzi e non si accorge che qualcuno bussa energicamente alla porta: niente campanello che, tra l'altro, ha misteriosamente smesso di funzionare qualche anno fa e il padrone di casa non si degna di far riparare e io me ne frego così ho un'ottima scusa per non aprire e foraggiare la mia asocialità; niente pugno gentilmente poggiato sulla superficie di un legno ruvido e masticato dagli anni; è un insistente e pesante palmo aperto a ventaglio ad abbattersi sulla mia speranza di dormire.
Evidentemente i vicini hanno varcato la soglia oltre la quale domani indica un tempo troppo distante.
Scusate, davvero, ma il letto si è rotto e...oppure Sono desolato ma si è appena aperto un passaggio dimensionale nella mia camera e, sapete, la collisione di universi può essere un tantino assordante, oppure Lasciatemi in pace, vecchi rompicoglioni. Ho fatto bordello, e allora? Non succede quasi mai e voi subito qui a frantumare le palle. Ma quand'è che mollerete l'oscena presa dall'albero della vita, foglie avvizzite del cazzo?
Passando in rassegna le possibili reazioni ho attraversato l'intero corridoio e ho pure aperto, senza pensarci su, la porta e davanti a me trovo
***
Ora. Sono circa due settimane che provo a scrivere questa stronzata senza riuscire a concluderla. Chi mi trovavo davanti? Non il vicino, ovvio, sarebbe stato troppo scontato. E qui gli snodi narrativi ovvi e scontati non li vogliamo neanche nominare. Al mio cospetto avrei trovato una creatura sfuggente, qualcosa di simile al mutaforma di "Star Trek-Deep Space Nine". Anzi no. Una specie di entità liquida, con un'essenza immutabile versata in un recipiente (il corpo) in continua trasformazione. La creatura entra senza che io la inviti a farlo e si presenta dicendo di essere il Dialogo. Io sono un pò incredulo e un pò incazzato. Gli spiego che Walter è più di anno che ripete che il Dialogo non c'è più, che è morto.
Solo fumo negli occhi, dice lui. Dice che con Walter e Silvio lui non ha mai avuto nulla a che fare, neanche quando entrambi lo usavano per far credere a tutti di essere in una nuova stagione della politica, ma è vivissimo e vegeto (e si dà una strizzatina tra le gambe mentre lo dice). Che lui non può esserci dove non si ha voglia di ascoltare o dove non si hanno idee da sostenere e Silvio non ha alcuna voglia di ascoltare e Walter non ha una cazzo di idea che sia una. Che se Walter avesse avuto un'identità avrebbe dovuto incazzarsi per un mostro giuridico come il reato d'immigrazione clandestina o per le impronte digitali ai bimbi Rom; e invece lo ha fatto solo quando si è ricominciato a parlare di giudici e processi, probabilmente per paura di essere scavalcato da Tonino. E si continuava con il Dialogo a spiegarmi che l'Italia non è né di destra né di sinistra, ma solo meschina, avida di briciole e noncurante del bene collettivo, miope nei confronti del futuro e amnestica nei confronti del passato. Insomma, una di quelle tirate che, quando a farle sono altri, tra la loro prima parola e il mio primo vaffanculo non si fa in tempo a battere le ciglia. Il tutto si doveva concludere con:
- un rumore di pesanti stivali che calpestano le scale del condominio.
- Il Dialogo che, con un certo allarme nella voce, mi chiede di andare in bagno
- La mia porta che viene di nuovo martellata e quando la apro scopro che a bussare è un ufficiale dell'esercito (altra grande idea di Silvio che Walter ha avversato sbadigliando e poco più) e altri ce ne sono sparsi per il condominio a suonare alle restanti porte. Mi chiarisce che stanno cercando un pericoloso terrorista che si fa chiamare Dialogo di cui non può mostrarmi foto perchè indossa una maschera dissimulante; entra a perquisire nonostante le mie richieste di un mandato (Siamo l'esercito. Il mandato non è necessario, tuona in risposta alle mie proteste). La luce accesa nel bagno lo insospettisce, entra e con sua grossa delusione -e mia sorpresa- non trova nessuno. Esce raccomandandomi di avvisare il comando nel caso avvistassi qualcuno di sospetto.
- Resto sulla soglia imminchionito, pensando a quanto è Borgesiana una realtà in cui ci si può trovare a dialogare con il Dialogo in persona
Ma non sono Orwell. E neanche Terry Gilliam. Quindi:
That's all folks.
Evidentemente tieni in casa un allevamento di batteri allucinogeni; evidentemente c'é stata una fuga (alla "Ombra dello Scorpione", per intenderci); evidentemente sei sotto l'effetto di tali batteri, solo loro avrebbero potuto farti partorire tale visione. Evidentemente sei convinto che il Dialogo, se é mai esistito, serva a qualcosa.
RispondiEliminaMa il fatto che si sia dissolto, come per magia, ti dovrebbe far intuire la veritá (che é lá fuori, forse anche un po' extraparlamentare...)
fasciata nei miei braccialettini antinausea, capisco la differenza tra un post scritto di getto come i miei e i tuoi, ricchi e articolati. Mi è sempre piaciuta la tua testa, sebbene confermo sia infarcita da batteri allucinogeni che proliferano nei letti non fatti come è stato sempre ed eternamente il tuo.
RispondiEliminafantastico.
RispondiEliminaLeggo, reduce da, nell'ordine, dieci giorni di ristrutturazione dell'unico bagno di casa, il tentativo sempre troppo gentile di far desistere uno spasimante repellente, il lavoro, un concerto della Banda Osiris, l'ultimo libro che ho finito ieri notte e che mi ha fatto saltare una notte di sonno,Noemi, i centri estivi e il suo corso quotidiano (QUOTIDIANO) di nuoto, la stanchezza, l'uragano di ieri, e la partenza di venerdì per Umbria Jazz.
Leggo e resto così.
Come se qualcuno avesse idee geniali, come il dialogo che bussa alla porta,per poi andare in bagno, a scaricare un po' degli strafalcioni che sono ormai collettivamente riconosciuti come accettabili.
Sei un grande, e certo, generi dipendenza.
Ora mi tuffo sul letto come te.
Sapendo che la mia anziana del piano di sotto alle 21 e 30 spegne l'amplifon.
Ciao meraviglia
se puoi vai a vedere ONCE
D'altrone la vita è una scatola di cioccolatini: non sai mai quale verrà a bussare alla tua porta... Se mai aprendo la porta ti troverai davanti un cioccolatino, vorrà dire che è ora di sfrattare i batteri allucinogeni...
RispondiEliminaFa bene il Dialogo a strizzarsi tra le gambe. Nel frattempo noi aspettiamo un suo ritorno reale: sentiamo molto la sua mancanza.
In qualità di rappresentante legale della Società Anti Maltrattamenti Batteri Allucinogeni vorrei in questo confermare i sospetti qui avanzati dai perspicaci utenti sulla presenza di un allevamento illegale dei suddetti batteri nell'abitazione del sedicente blogger Abulafia1. Annuncio, altresì, che le autorità competenti sono state da noi già informate e provvederanno immantinente alla messa in sicurezza della dimora stessa, allo smaltimento, nel pieno rispetto dell'incolumità dei cari organismi, dell'attività criminosa e oltraggiosa nonchè alla traduzione del tenutario nelle patrie galere
RispondiEliminacaro Blogger,
RispondiEliminapotrebbe anche venirmi il dubbio che tu sia, oltrechè Abulafia1, anche tutti gli interventori del tuo stesso blog....
ma ti lascio il beneficio del dubbio.
complimenti per l'ultimo intervento, anche se il nome del personaggio "Dialogo"....fa molto Provvidenza di Manzoniana memoria!!
ah....se invece non sei la stessa persona: sono orgogliosa di te!!
ciao Maria Sole e benvenuta tra i commentatori del blog. Ti ringrazio per i complimenti. Suppongo che il tuo dubbio riguardo l'identità degli altri "interventori" nasca dal commento della S.A.M.B.A. che è evidentemente scritto da me, ed era un modo per giocare con iltuoqantolibero, quasimamma ed HellCiccio e con il loro mettere in dubbio la mia sanità mentale (peraltro tutti e tre mi conoscono anche nella vita reale e sanno che non mi servono batteri allucinogeni per partire tangenzialmente rispetto all'esistente). Di ElenaGinevra, della cui conoscenza non posso fare altro che ringraziare e ringraziare ancora il World Wide Web, trovi anche il blog nel blogroll (parole e note. E c'è anche quello di HellCiccio sui videogames, se hai questa passione). In sostanza, a parte quel divertissment, tutti gli altri interventi provengono da persone da me distinte, per loro fortuna.
RispondiEliminaSei orgogliosa di me, allora? A presto.
... e vorrei anche aggiungere e sottolineare che a me "interventore" non l'ha mai detto nessuno!
RispondiEliminacaro Blogger,
RispondiEliminapotrebbe anche venirmi il dubbio che tu sia, oltrechè Abulafia1, anche tutti gli interventori del tuo stesso blog....
ma ti lascio il beneficio del dubbio.
complimenti per l'ultimo intervento, anche se il nome del personaggio "Dialogo"....fa molto Provvidenza di Manzoniana memoria!!
ah....se invece non sei la stessa persona: sono orgogliosa di te!!
In qualità di rappresentante legale della Società Anti Maltrattamenti Batteri Allucinogeni vorrei in questo confermare i sospetti qui avanzati dai perspicaci utenti sulla presenza di un allevamento illegale dei suddetti batteri nell'abitazione del sedicente blogger Abulafia1. Annuncio, altresì, che le autorità competenti sono state da noi già informate e provvederanno immantinente alla messa in sicurezza della dimora stessa, allo smaltimento, nel pieno rispetto dell'incolumità dei cari organismi, dell'attività criminosa e oltraggiosa nonchè alla traduzione del tenutario nelle patrie galere
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