18 giugno 2008

Il giorno della volpe

Download Day 2008C'è tempo fino alle 20.16 di oggi per scaricare la nuova versione di Firefox e aiutare la community a stabilire il record di download in un solo giorno. Che ci fate ancora qua? Andate e moltiplicatelo.

14 giugno 2008

Tutto quello che non avreste voluto sapere

L'attuale scarsa produzione di post, credo si sia capito, è dovuta alle incombenze del mio dottorato di ricerca. Ciò naturalmente non mi impedisce di perdere tempo comunque, dedicandolo alle mie passioni. Segue quindi un elenco, più o meno dettagliato, di argomenti su cui mi sarebbe piaciuto scrivere (e non è detto che non lo faccia).

CINEMA

Gomorra
: la visione del quale è fortemente consigliata. Ma solo se non avete voglia di pacificazione.

Il Divo: la cui visione è consigliata caldamente, fortemente, sempremente, qualunquemente, infattamente. Di qualunque cosa abbiate voglia.
L'ho mica detto che vi consiglio Il Divo? L'ho mica detto che Paolo Sorrentino è un genio e anche i suoi tre precedenti film vanno visti?

La ragazza del lago: altro film con Toni Servillo protagonista (come i due sopra). Direbbero quelli seri: uno di quei gialli come se ne facevano una volta, dove l'indagine è più dell'animo umano che della scena del crimine; e gli indizi sono nascosti nell'intimità collettiva di una comunità e non nelle tracce di dna lasciate sul corpo della vittima dall'assassino. Se quelli seri vi infastidiscono, vedetelo lo stesso perchè è un altro bel film italiano.

Be kind rewind: dopo la corsa disperata per arrivare al cinema in tempo per il primo spettacolo, le speranze mie e di colei che come sesto compito ha quello di rinfacciarmi, giustamente, le corse disperate per arrivare al cinema in tempo (qualunque sia lo spettacolo) di vedere il nuovo film di Gondry vengono ghigliottinate da un bigliettaio giacobino. Per dovere di cronaca riporto il breve ma illuminante dialogo tra il suddetto bigliettaio e colei che come settimo compito ha quello di affrontare ogni tipo di esercente/commerciante/commesso al posto mio.
[dialogo]
-Due biglietti per Be kind rewind?
-Eeeeeh?- neanche gli abbia aperto gli occhi sul vero, e antichissimo, mestiere della sua genitrice.
-Due biglietti per Biii--kaaaaiiiiind--riiiiuuuuaaaind?
-Non lo facciamo più.
-Ma sul sito Internet...
-Su Internet hanno sbagliato...
A questo punto deve averci visto particolarmente affranti, quel tipo di male di vivere da meriggiare pallido e assorto (cit.), perchè si lancia in un goffo ma ammirevole tentativo consolatorio:
-Magari quest'estate, all'arena...
Forse ha ragione. E ribattergli che i bookmakers londinesi quotano la mia presenza a Catania durante l'estate mille a uno non sarebbe gentile, no? E the kindness of strangers va sempre riverita, no?
[/dialogo]

Morale della favola, vi consiglio di vedere un film che non ho visto (Abulafia2, il secondo ma da due anni non scrivente tenutario di questo blog, però l'ha fatto ed era entusiasta) perchè ilregista di Eternal Sunshine of the se mi lasci ti spotless cancello mind si ama senza se e senza ma.

LIBRI
Gomorra: dopo il film avevo deciso che era giunto il tempo di leggere anche il libro. Poi A&C me l'hanno regalato in occasione del mio 'l'anno scorso ho fatto 30 quest'anno facciamo 31' compleanno. Ho letto soltanto i primi due capitoli, per ora. Leggendolo il film diventa ancora più impressionante. La sensazione è questa: Garrone (il regista) ha preso un libro in cui la realtà è mediata dal talento e dallo stile letterario di Saviano e l'ha steso al sole desertico dell'oggettività: il bello stile è evaporato, ed è rimasta la realtà, solida, grave e contundente. Bravissimi tutti e due.

Duma Key: lo dico una volta per tutte: Stephen King è un grandissimo narratore, uno dei migliori del nostro tempo. Il suo ultimo romanzo è bello. C'è l'orrore per chi è interessato solo a quello. C'è la solita, straordinaria, capacità di introspezione che mai nuoce alla scorrevolezza del racconto per chi vuole anche quello. Ci sono quasi 800 pagine di romanzo per chi cerca qualcosa da leggere nell'arco di tutta l'estate.

Underworld: lo dico una volta per tutte: questo è il libro più bello che ho mai provato a leggere e DeLillo è un re della letteratura. Che poi lo stia leggendo da più di un anno senza riuscire a finirlo non vi tragga in inganno.
Io non so quanto ci abbia messo lui a scriverlo ma è come se ogni parola l'avesse soppesata dal big bang in poi; tutto è al proprio posto e solo ad aprirlo si ha paura di introdurre una qualche imperfezione nel cosmo che è questo libro. E non posso leggerne più di poche pagine alla volta senza essere travolto dalla bellezza. E la bellezza, quella vera, è insostenibile.

MUSICA


Nick Cave: Domenica 1 Giugno 2008 sono stato a Roma per assistere al suo concerto al teatro Tendastrisce. Di quest'esperienza scriverò un resoconto in più parti, ma nel frattempo voi ascoltatelo. Non vi dico nemmeno il perchè. Ascoltatelo e basta (the kindness of strangers è il titolo di una sua canzone contenuta in Murder Ballads. Se vi ho convinto ad ascoltarlo, cominciate da questo.)

Technicolor Dreams: gli A toys Orchestra sono campani (come Sorrentino, Saviano,Garrone, Servillo: altro che mondezza) ma scrivono e cantano e suonano in Inglese. Dice: suonare in Inglese? Ma sei scemo? Sì sono scemo, ma stavolta ho ragione. Questo disco è uno di quelli con la capacità di disconnettere l'ascoltatore. L'ho ascoltato per la prima volta in auto, mentre cercavo di tornare da CT a CL. E completamente assorto nella musica ho visto sfilare alla mia destra l'uscita per l'autostrada. Col senso dell'orientamento che madre natura ha scordato di donarmi, rimettermi sulla retta via non è stato affatto facile.

Third: ci hanno messo 11 anni i Portishead a comporre il loro terzo album in studio. Visti gli splendidi risultati non c'è da biasimarli. Se non li conoscete sappiate però che nel regno dei Portishead la felicità è stata processata sommariamente e condannata ad un esilio permanente. Io vi ho avvertiti.

FISICA
Gaussian Effective Potential and Antiferromagnetism in the Hubbard Model: l'articolo che da troppo tempo devo finire di scrivere. Non vi voglio tediare con quello che in attesa di essere assunto come commesso in una libreria è il mio lavoro ma solo rendervi partecipi di quella che potremmo chiamare una coincidenza.
Chi più chi meno, tutti quelli che passano di qui frequentemente, leggono Baricco. Parlare del mio rapporto con i libri dello scrittore torinese mi porterebbe via troppo tempo e Abulafia2 mi aspetta che si deve tornare a casa entrambi.
Se escludiamo "Questa Storia" (che non sono riuscito a leggere, chissà perchè) ho amato tutti i suoi scritti, romanzi, barnum o reading che fossero.
E "City", nella sua disorganicità e frammentazione, è sempre stato uno dei miei preferiti. Quando è uscito io frequentavo già l'Università, facoltà di Fisica. Ma non potevo certo immaginare che molti anni dopo avrei trascorso il mio dottorato di ricerca ad occuparmi in qualche modo del modello di Hubbard in due dimensioni, che a quanto pare Gould aveva già risolto nella sua tesi di laurea (chi non ricorda rilegga le prime pagine del secondo capitolo). E questi cortocircuiti fortuiti tra vita e romanzi non smettono mai di divertirmi.

A presto, ma non troppo.

nota: il solito grazie a Wikipedia per la gentile concessione dell'immagine.

8 giugno 2008

C.N.S.

Supponiamo che, travolto da un attacco di BuonaDomenichite, io cominci a sostenere che è stato necessario l'accoppiamento sessuale dei miei genitori perchè io facessi capolino sul pianeta Terra. Due conseguenze di una tale mia affermazione sono facilmente pronosticabili: la prima è che voi che leggete questo blog ve ne sbattereste le palle (le lettrici saprebbero di sicuro ovviare all'anatomica assenza con ingegno e creatività, sbattendosene qualcos'altro); la seconda è che io balzerei prepotentemente in testa alla graduatoria per l'assegnazione del premio De Lapalisse 2008.

Ma se invece sostenessi che quel pomeriggio di 31 anni fa mummy and daddy si sono abbandonati ai piaceri della carne per generare me - attenzione non un bambino in generale, cosa che la storiografia familiare dà per assodata, ma proprio me con i miei occhi e occhiali e naso e bocca e ombelico sporgente, col mio carico di speraznze belle e quasi tutte false e ambizioni inconfessabili, o confessabili ma irraggiungibili -, allora qualcuno mi farebbe notare che sto ingenuamente scambiando causa ed effetto, qualcun'altro si accerterebbe della disponibilità di posti nel reparto psichiatrico dell'ospedale a me più vicino, qualcun'altro ancora si feliciterebbe con me per la mia conversione alla teleologia di matrice cattolica (senza contare i più che se ne sbatterebbero bellamente le palle).

Nulla di tutto questo. Nella mia lunga latitanza non mi sono completamente rimbecillito (non più di quanto già non fossi, comunque), ma volevo fare un esempio stupido di come scambiare la condizione necessaria (C.N.) con quella sufficiente (C.S.) possa condurre a divertenti esiti.
Se si ha, come me, una sorta di venerazione per il rigore logico della matematica certe confusioni suscitano irritazione, specie quando compiute da persone che dovrebbero avere ben chiara la differenza.
Veniamo al dunque: leggete il titolo di questo articolo apparso ieri sul sito di Repubblica. In base a quanto c'è scritto, Silvio "tetrapresidente" Berlusconi, parlando del problema della pressione fiscale ad un convegno di Confindustria (talmente frequenti, questi convegni degli industriali, da indurmi a sospettare che la loro cadenza venga decisa in base al numero di idiozie pronunciate dal ministro Calderoli), avrebbe detto: "Pagare meno per pagare tutti".
Come dire: C.N. affinchè tutti paghino le tasse è che la tasse siano basse.
Come dire: se partiamo dall'ipotesi che tutti pagano le tasse possiamo dimostrare che le tasse sono basse.
Sarà che non capisco di economia, sarà che ho scarsa fiducia nell'umanità, ma mi sembra proprio una gran cazzata.
Ora, avendo letto i miei post precedenti (e gran parte di voi conoscendomi) sapete che non nutro alcuna simpatia per Silvio e i suoi né tengo in alcuna considerazione la sua intelligenza; un'uscita di quel tipo mi pare del tutto verosimile e continuo nella lettura del pezzo, contento di poter tornare a scrivere nel blog sparando a zero sul presidente operaio.
Certi virgolettati sono davvero da antologia ma quando arrivo alla parte incriminata vedo scritto che Berlusconi ha in realtà dichiarato: "Per pagare tutti meno tasse, bisogna che tutti le paghino".
Come dire: C.N. per pagare meno tasse è che tutti le paghino.
Come dire: se partiamo dall'ipotesi che la tasse sono basse si può dimostrare che questo accade perchè tutti le stanno pagando.
Sarà che non capisco di economia, sarà che non ho alcuna fiducia nell'umanità ma questo mi pare avere senso.
E allora? E allora all'anonimo giornalista di Repubblica, impudente scambista delle connessioni logiche do un suggerimento: scrivere meno per scrivere meglio. Anzi no: scrivere meglio per scrivere meno. Mmmhh...Ah, ci sono: Scrivere meno e basta.

nota: l'immagine, come spesso accade qui, proviene da Wikipedia ed è un ritratto di Eulero, uno che di condizioni necessarie e sufficienti ne sapeva a pacchi elevato a pacchi.