8 novembre 2006

Il volo

Volo notturno.

Un leggero sbatter d’ali convulso,

tra penombra e luce.

Cosi riecheggia sui miei pensieri

Il ricordo confuso di tanti gesti.


La luce è lì chiara e accecante.

La piccola farfalla si muove con audacia

tra mille insidie.

Ma solo di rado capita di scorgerla,

e nei modi in cui non si è soliti sperare.

Il solo nominarla,

induce speranza,

nel suo cullare,

la salvezza tanto sospirata.

E adesso che è vicina,

il suo calore soffia,

contro le sue esili ali.

La sua pienezza

attrae e impaurisce,

il suo candore, acceca.


Come satelliti.

In attesa che il destino si compia,

tra sogni e paure,

tra ilarità e oblio,

nel purgatorio della vita.

Sono confinati tutti i pensieri,

più sfuggenti,

nell’attimo, ancora temuto,

di divenire: felicità.

poetare

le poesie di Abulafia2

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