Volo notturno.
Un leggero sbatter d’ali convulso,
tra penombra e luce.
Cosi riecheggia sui miei pensieri
Il ricordo confuso di tanti gesti.
La luce è lì chiara e accecante.
La piccola farfalla si muove con audacia
tra mille insidie.
Ma solo di rado capita di scorgerla,
e nei modi in cui non si è soliti sperare.
Il solo nominarla,
induce speranza,
nel suo cullare,
la salvezza tanto sospirata.
E adesso che è vicina,
il suo calore soffia,
contro le sue esili ali.
La sua pienezza
attrae e impaurisce,
il suo candore, acceca.
Come satelliti.
In attesa che il destino si compia,
tra sogni e paure,
tra ilarità e oblio,
nel purgatorio della vita.
Sono confinati tutti i pensieri,
più sfuggenti,
nell’attimo, ancora temuto,
di divenire: felicità.
Nessun commento:
Posta un commento