16 maggio 2008

L'amore ai tempi delle pantofole

a casa
a casa sono rimaste le sue ciabattine di spugna
Gliele avevo comprate per non farla camminare scalza,
e dimenticava sempre di portarle.
Oggi ho preso una busta gialla
e ce ne ho messa dentro una delle due.
Francobolli prioritari e domani sarà da lei.
Apprezzerà, in fondo è giusto che abbia la metà
delle nostre cose.
Non eravamo sposati, non vivevamo insieme
ma il nostro amore non merita rancori e stupide rivalse.
Sono ferito dall'abbandono ma quello che è giusto è giusto
e una pantofola a testa sarà un bel ricordo per entrambi.
Un ricordo dell'amore sconfitto marca "De Fonseca".

Pochi potrebbero vantare un trofeo del genere,
quasi nessuno nel mondo dei non feticisti.
Per lo spazzolino da denti sono indeciso:
se lo spezzo in due le lascio il tronchetto con
le setole o quello con il manico?
Mi serve un divorzista, forse lui può consigliarmi.
Non vorrei mai che pensasse che mi tengo i suoi
effetti personali in ostaggio.
Se torna da me non sarà per questo.

E bisogna avere stile anche nei momenti peggiori.
Non come il mio vicino Sebastiano,
che quando lei lo ha lasciato si è tenuto
tutta la sua collezione di scatole di assorbenti.
Erano tremila scatole.
Gliele ha rotte tutte.
E anche a me con questi gesti incoscienti.

Ho deciso, le lascio il pezzo con le setole.
Domani... domani... glielo mando.


nota: purtroppo, in questo post l'unico mio contributo è il titolo (e anche quello è una citazione piuttosto ovvia, in verità). Il corpo è invece il testo di "De Fonseca" degli Offlaga Disco Pax, canzone contenuta nell'album "Socialismo Tascabile". Se vi state chiedendo come si possa cantare un testo del genere, la risposta è che non si può. Max Collini non canta. Declama. Con morbido e avvolgente accento emiliano. Io la trovo, come dire, esatta; persino, anzi, soprattutto nelle sue surreali iperboli.
Tornerò a scrivere qualcosa di mio ma intanto vi terrò compagnia con ciò che mi tiene compagnia.
Ah: la foto l'ho pescata sul sito della Nasa.

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