5 maggio 2008

Volley, sempre volley, fortissimamente volley!

Il torneo di pallavolo è giunto al suo termine Mecoledì scorso. Abbiamo vinto tre set a due e io ne ho giocati due - inutile dirvi quali, no? Curiosamente abbiamo giocato l'ultima partita nella stessa palestra e contro la stessa squadra della prima, intrappolati in una ciclicità vischiosa e invincibile. Curiosamente, ci siamo posizionati al quarto posto su sette disponibili: proprio lì, al centro di un ipotetico segmento diviso in sei parti uguali. E' un periodo un pò così: come la freccia di Zenone, ogni mio movimento risulta composto da successivi istanti di fissità, ed è, quindi, logicamente contraddittorio e ontologicamente falso.


nota: la foto è tratta da shepherdpics.

3 commenti:

  1. Interessante. Proprio nel mezzo, dove sta la virtù.
    Del resto nel mezzo è proprio un posto perfetto per successivi istanti di fissità. Qualcosa di contraddittorio, dici.
    Una definizione interessante. Anche se io la vedrei più come una epistemologica metafora esatta e divulgativa degli umani destini.
    Come dire, anche per stare fermi immobili nel mezzo (della virtù) bisogna correre, e mica poco.

    Buon lunedì

    elena ginevra

    RispondiElimina
  2. Ogni tanto mi chiedo cosa mai stiamo aspettando...

    RispondiElimina
  3. @iltuoquantolibero: ...come sempre, che sia troppo tardi ;)

    RispondiElimina