7 maggio 2008

La prossimità dei numeri reali

De "La solitudine dei numeri primi" ho già parlato prima di leggerlo. Poi L'ho letto in tre giorni e questo è un punto a suo favore, essendo un chiaro segnale di trama avvincente. Lo stile è semplice e diretto ma non banale, scorrevole ma non superficiale. Forse troppe metafore, forse un'eccessiva tendenza al simbolismo esplicito ma, diamine, è il suo primo romanzo. Forse alcuni tratti dell'autolesionismo dei protagonisti non sono compatibili con la loro persistenza in vita, ma di questo non posso essere per niente sicuro. E il finale mi è piaciuto parecchio e, per quel che mi riguarda e a differenza di quanto ho letto altrove in Rete, lo considero anche lieto. Per tirare le somme, ne consiglio la lettura. Se poi emi scrivesse lei una recensione degna di tale nome, sarei anche più felice (già, ci vuole poco a farmi felice).


nota: la foto del pi greco è tratta da fantascienza.com.

1 commento:

  1. ci vuole proprio poco a farti felice... ma che fine hai fatto questo week end??? non ti ho visto!!!!! però avrai ricevuto i saluti!!!! notte!!! (quando mi presterai il libro scriverò la recensione! oppure puoi scriverne una tu-degna di questo nome- e ti ospito da me così fai la guest star. anche a me basta poco per farmi felice!!!!)

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