1 marzo 2008

Go Gina, Go!

AVVISO PARENTALE: il post seguente include contenuti sessuali espliciti e ambiguità da commedia sexy all'italiana di linobanfiana alvarovitaliana edwigefenechiana memoria. Se ne sconsiglia pertanto la lettura ai visitatori che abbiano ricevuto di recente uno dei Sacramenti tra: Penitenza, Eucaristia, Unzione degli infermi e Ordine (o magari tutti insieme e non necessariamente nell'ordine); ma anche ai lettori del sempre pacato ed equilibrato quotidiano "Il Foglio".

Pare che questo sia l'avvistamento decisivo. Che si sia in possesso di "immagini" chiare e definitive della sua esistenza. Che si possa scrivere la parola fine sull'astiosa e annosa (e fastidiosa e qualche altra decina di parole che finiscono in -osa) diatriba tra quelli che "voi siete dei pazzi visionari, non esiste alcuna prova scientifica a supporto delle vostre folli tesi" e quegli altri che, di rimando, "e invece è verissimo, io ne ho visto gli effetti, io uno l'ho anche toccato e non rompete le palle, voi miscredenti schiavi dell'arida scienza".

No, non trattasi di primo contatto con il nostro caro amico ET; ma in fin dei conti potremmo comunque definirlo un abitante dello spazio profondo: ladies and gentlemen, ecco a voi il punto G.

Nelle edizioni online delle maggiori testate giornalistiche italiane (qui e qui, per esempio) è stato possibile leggere delle "foto" scattate all'Eldorado dell'orgasmo femminile (in realtà si tratta di una ben più prosaica e fredda ecografia transvaginale), grazie ad un gruppo guidato dal prof. Jannini, sessuologo dell'Università de L'Aquila (non sfuggirà ai più l'ironia che un simile risultato sia stato ottenuto in una città il cui nome è quello di un uccello rapace).

L'hanno fotografato, proprio così. Il punto G era lì che stava per uscire dal Billionaire, dopo una serata trascorsa insieme agli amici punto F, punto I e punto A, quando il paparazzo sessuologo Jannini l'ha beccato e immortalato.
Ora, a dispetto della sua notoria ritrosia a mostrarsi, sarà costretto a paartecipare a "Porta a Porta" impegnato a rispondere a domande del tipo:
- Caro punto G, è vero che la G sta per Gnocca?
- Ma se io ora provassi a sfiorarla, lei urlerebbe?
- Cosa ne pensa del delitto di Cogne?

Ma al di là della mia morettiana fissazione per l'importanza delle parole; pare anche che non tutte le donne lo abbiano, il punto G-odurioso; per favore però, signori maschietti, aspettate almeno il secondo appuntamento prima di chiederle "clitoridea o vaginale?"; che mondo sarebbe quello in cui si viene discriminati anche per il tipo di orgasmo che si può raggiungere?
Ed in ogni caso: non pensiate che sia semplice trovarlo.
Per fortuna pare che la tecnologia arriverà presto in aiuto di noi viaggiatori smarriti dell'anatomia femminile.
Entro la fine dell'anno dovrebbero essere messi a punto il Gps (G-spot position system) e relativi nafigatori satellitari.
E anche Google, l'azienda di Mountain View sempre attenta alle novità, metterà a disposizione degli internauti il nuovissimo servizio G maps, dettagliate immagini in grado di guidare gli uomini verso la soddisfazione del loro atavico (forse la parola giusta è: primitivo) istinto di superpotenza e le donne da nessuna parte.

Fino ad allora ci si dovrà accontentare di queste indicazioni:seconda tuba a destra e poi dritto fino alla parete di separazione tra uretra e vagina.

Buon viaggio!

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