18 aprile 2008

All'"extra" non c'è mai fine 2: la vendetta

Un aggiornamento a quanto scritto ieri.
Dopo aver per l'ennesima volta toccato con mano la gentilezza e disponibilità del mio supervisore; dopo aver contribuito con qualche fugace apparizione sul campo di gioco a far perdere un pò di punti alla mia squadra (che nonostante me ha vinto tre set a due); dopo una rapida capatina a casa della mia ragazza per salutarla; finalmente torno a casa già pregustando la doccia ristoratrice e il riposo del guerriero panchinaro.

Alle 00:10 a.m. sono davanti al portone e ho addirittura due mazzi di chiavi (avendo scordato di restituirne uno alla mia balia). Infilo la chiave nella toppa e quando faccio per girarla la serratura pare bloccata. Ok, niente panico: a volte succede, la dolce serratura è molto capricciosa. Giro di nuovo. Niente. Giro e rigiro la chiave con una frequenza di polso da far invidia al clock di un Pentium 4 (acquisita con anni e anni di intima autofrequentazione) senza ottenere alcun risultato. Mollo un calcio abbastanza rumoroso al portone pensando che i maledetti condomini abbiano ordito un complotto per sostituire finalmente la serratura senza dirmi nulla. Provo con il secondo mazzo di chiavi ma non cambia nulla. Mentre in cor mi fingo rivalse varie che vanno dallo spezzare la chiave all'interno della toppa al rompere il vetro e aprire il portone dall'interno (no, bussare a qualcuno non se ne parla, sono troppo premuroso) si accende la luce di una porta-finestra al secondo piano. Aspetto svariati minuti e poi la svolta: da quella luce emerge, avvolta in un'aurea che emana speranza e salvezza, una signora e io comincio:

-Scusi signora, potr...

La gentildonna, evidentemente sconvolta dalla mia visione e preoccupata che io, dalla strada, possa offenderla/ferirla/ucciderla/spezzatinarla grazie alla mia alabarda spaziale o al fulmine di Pegasus o all'onda energetica, riesce a chiudere la porta-finestra, abbassare la serranda, spegnere la luce e probabilmente attivare il salva la vita Beghelli prima che io riesca a dire:

-...ebbe aprire il portone perchè la serratura si è rotta?

Un'altra stronza che ha votato Berlusconi, penso, mentre sul foglio di un bloc-notes scrivo un messaggio di buona notte per tutti gli abitanti del condominio che poi infilo sotto il portone.

Ora sono a casa di colei che ha come secondo compito quello di salvarmi dai miei vicini.
Lei dorme, beata, sul letto della sua compagna di stanza che per mia fortuna stanotte non è in casa.

Io non ho sonno.

1 commento:

  1. e te credo che non hai sonno, con una giornata così! credevo che fosse solo uno il buffaldino sacrpante che dimentica le chiavi a casa invece scopro che siete una razza parassitaria e non endogamica. saluti alla "balia" salvatrice e dormiente!!!

    ps: con l'amara ironia il tuo stile ci guadagna!!!!! baci.

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